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Parte III.   

Partito Carlo per la Spagna, all'istruzione del giovine Ferdinando provvede il principe di S. Nicandro, Domenico Cattaneo,  individuo "ignorante,  incapace, ipocrita, gretto e perfino vizioso" che poco cura la preparazione politica e civile del Re preferendo istruirlo alla caccia e alla pesca e favorendone  i comportamenti rustici e volgari. La storiografia e le biografie sono piene di aneddoti e di giudizi negativi sul comportamento del giovine Re. Durante la minore età non partecipa ad alcuna attività di governo, che rimane sempre nelle mani di Tanucci. A 14 anni comincia a partecipare ad alcune sedute del Consiglio e, il 12 gennaio del 1767, quando raggiunge la maggiore età e tutti i diritti per governare, affida il suo timbro al Tanucci per risparmiarsi la fatica di firmare i documenti, preferendo altri impegni più gai e dilettevoli.

Nel dicembre dello stesso anno si concorda  il suo fidanzamento con Maria Carolina, arciduchessa d'Austria, di appena 15 anni e  il matrimonio viene celebrato nel maggio dell'anno successivo.

A.R. Mengs  Ferdinando IV a nove anni

Maria Carolina d'Asburgo

La giovane giunge in Italia con una raccomandazione materna: restare austriaca; e subito rivela la sua personalità tanto diversa da quella del suo sposo. Ferdinando appare poco più di un ritardato mentale e si comporta come un bambino, Maria Carolina, molto più colta e preparata e aperta agli ideali illuministici, si attira le simpatie degli intellettuali napoletani. Fin dai primi anni appare chiaro che alla regina poco piace seguire il consorte nei suoi passatempi preferiti, e che non approva la sua scarsa partecipazione alla vita politica e culturale. La neo Regina si attira le simpatie degli intellettuali per la  apertura, sua e dei suoi fratelli, agli ideali Illuministici creando in molti, visto anche il completo disimpegno di Re Ferdinando, giuste attese  per un lungo periodo di riforme e di progresso scientifico culturale e sociale del paese. Già il Tanucci, durante la reggenza, aveva provveduto  all'allontanamento della Compagnia di Gesù, confiscando i loro beni, destinandoli in gran parte alla pubblica istruzione; aveva anche ridotto il numero dei prelati ed emanato una serie di provvedimenti per diminuire il potere economico del clero.

Nella giustizia, per limitare l'arbitrio della magistratura,  viene introdotto un'importante innovazione con l'obbligo della motivazione scritta delle sentenze ed il riscorso al Re nei casi di dubbi sulla norma. Contro i tentativi di opposizione al provvedimento, il Tanucci si avvale del sostegno del giovanissimo Gaetano Filangieri e della sua opera "Riflessioni politiche sull'ultima legge del sovrano che riguarda la riforma dell'amministrazione della Giustizia ".

Ha inizio per Napoli un lungo periodo di età felice, con la pace non  minacciata né all'interno né dall'esterno. Grazie anche ad alcuni trattati con Stati esteri assistiamo ad una significativa ripresa delle attività terziarie e commerciali. Vengono sistemati i porti di Brindisi, di Baia e di Miseno e creata la Borsa di Commercio. Vengono aperti nuovi teatri: il Fondo (l'attuale Mercadante) e quello di San Ferdinando e viene fondata l'Accademia di Scienze e Belle Lettere.

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Ferdinando IV di Borbone

Napoli diventa un fervido centro intellettuale, di rilevanza europea, vi si pubblicano  libri del Filangieri, del Pagano, del Conforti, del Galanti e tanti ancora. "La classe colta dispensava encomi ai sovrani, nello stesso momento in cui riteneva di poter essere fonte e guida morale e politica del Regno".

Gaetano Filangieri pubblica nel 1780 i primi due volumi di "La scienza della Legislazione"; nel 1785 saranno sette i volumi pubblicati, l'ultimo, l'ottavo, verrà pubblicato postumo. La morte lo raggiunge a soli 36 anni nel 1788. Quest'opera grandiosa, tradotta in molte lingue, suscita subito consensi ed ammirazione in tutta l'Europa per la concezione laica e pacifista dello stato e per le idee di uguaglianza civile e di libertà.

Francesco Mario Pagano, avvocato, ottiene la cattedra di diritto penale a solo 27 anni. L'impegno forense non lo sottrae, sollecitato dalle letture e riflessioni sulla idee dell'Illuminismo francese,  da nuovi progetti politici: pubblica nel 1783 la prima edizione dei Saggi politici, nel 1787 le Considerazioni sul processo criminale,  e alcune tragedie dal 1787 al 1792: Gerbino, Agamennone, Corradino. Nel 1789 diventa "Avvocato dei poveri" presso il tribunale dell'Ammiragliato e pubblica Ragionamento sulla libertà del commercio del pesce in Napoli prendendo le difese dei poveri pescatori dallo sfruttamento dei grossisti rivenditori.   

Francesco Mario Pagano

Eleonora Pimentel De Fonseca

Angelica Kauffman: Domenico Cirillo

   

Eleonora Pimentel De Fonseca, poetessa di origine portoghese di fama europea,  pubblica, in occasione del matrimonio dei regali, Il tempio della gloria e, per la nascita del loro primo figlio maschio, La nascita  di Orfeo. E' un riconoscimento ai sovrani per il loro impegno nelle riforme e per la loro fiducia negli uomini dalle nuove idee. Nel 1789  scrive in dialetto un sonetto di elogio per Ferdinando IV per l'abolizione della Chinea.

Domenico Cirillo, insigne medico e docente universitario di botanica e di patologia medica, pubblica nel 1780 "De lue venerea", nel 1787 "Fundamenta botanica"  e nel 1790 "I Discorsi Accademici". La sua bravura e l'efficacia dei suoi esperimenti gli procurano gran fama in tutta Europa e diviene amico e corrispondente con molti intellettuali tra cui Denis  Diderot autore dell'Encyclopédie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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